Estroflesso Ceramico – arte e linguaggio visivo
L’Estroflesso Ceramico
Quello della estroflesso ceramico è uno tra i linguaggi visivi contemporanei più affascinanti; lo spazio risulta organizzato in soluzioni dimensionali inedite, compositive, originali per cromatismo e spazialità.
La tecnica permette una ricerca estetica e stilistica mirata alla perfezione delle forme e della scelta cromatica; la rigore geometrico della forma si unisce l’illimitatezza dello spazio. Sentimento e ragione, emozione e razionalità convivono nella forma artistica.
Le estroflessioni monocromatiche formano una sorta di cartografia dinamica; le dune, i cerchi, le impunture di colore, raccontano un universo che si accende di toni lucenti, di materia pulsante, come se l’argilla svelasse il suo respiro ancestrale.
Le costruzioni geometriche possono essere abbinate ed ambientate, nelle forme e nei colori, raccontando un universo astratto come a partire da un nuovo alfabeto di forme che si connettono mostrando tutta la loro energia vibrante.
L’estroflessione nasce nell’arte a metà degli anni Sessanta sulla tela; GEM l’ha portata sulla ceramica.
Originariamente la tecnica prevedeva la creazione sulla tela di dilatazioni spaziali che danno la sensazione di voler letteralmente “uscire dalla tela” grazie ad un gioco di luci ed ombre che dà l’illusione del movimento.
Una sfida enorme trasporre tutto questo nella materia ceramica, essa stessa è infatti sinonimo di solidità, immobilità e staticità. Eppure nell’argilla liquida che si cola nello stampo è già insita quella spinta al movimento che poi il fuoco a oltre 900° C cristallizza in nuova forma: il biscotto.
Questo viene immerso nello smalto liquido monocromo che viene poi fissato nuovamente dal calore nella sua estre ma lucentezza.
Espressione di un equilibrio vitale come una sorta di “spasmo dinamico” che altalena profondità e superficie. Tono deciso e brillante come a sancire un assaggio luminoso, quasi spirituale, si sposa pefettamente con lo stile essenziale e minimalista del design moderno.
GEM si occupa di tutto il lavoro artigianale; dal concepimento dell’idea al parto della mattonella in tutta la sua potenza espressiva. Con la nostra idea l’arte ritorna all’artigianato e si unisce alla vita di tutti i giorni; su di una parete vissuta e non in un museo asettico.
La bellezza diventa così uno slancio che esce fuori dal pezzo realizzato e rapisce gli occhi di chi l’ammira seppur vivendo la vita di tutti i giorni.
Una sperimentazione che dà alla luce dei manufatti 30×30 pieni di colore; essi nascono “single” ma che possono moltiplicarsi unendosi per contrasto o in simbiosi cromatica; ma la moltiplicazione non è infinita perché il cuore dell’artigiano, divenuto artista, si alimenta di numeri limitati e desiderio di autenticità.
La sua firma non è nero su bianco, ma la sua stessa “impronta infuocata” ; laddove sta l’anima più nascosta dell’estroflesso ceramico.